Sequestrati 700 petardi in Sicilia | Ma quanto sa realmente la gente sui fuochi d'artificio illegali?

Bombe carta e petardi sequestrati in provincia di Enna: operazione dei carabinieri per combattere il traffico illecito

PALERMO – Una vasta operazione condotta dai carabinieri ha portato al sequestro di un consistente quantitativo di fuochi d’artificio nella provincia di Enna. In particolare, a Piazza Armerina, le forze dell’ordine hanno confiscato trentuno petardi di grosse dimensioni privi di etichettatura e ben 34 bombe carta, comunemente conosciute come ‘cipolle’. Questo intervento si inserisce in un ampio contesto di monitoraggio e controllo dei giochi pirotecnici illegali, specialmente durante il periodo delle festività di fine anno.

Il blitz dei carabinieri ha avuto luogo durante una verifica di routine su un fuoristrada nel quale viaggiavano due persone, uno dei quali con precedenti penali. Durante il controllo, sono stati rinvenuti anche settecento petardi di provenienza non certificata, stipati in due scatole di dimensioni considerevoli. L’operazione ha evidenziato non solo l’illecita detenzione di esplosivi, ma anche i seri rischi associati all’utilizzo di tali materiali, soprattutto in un periodo festivo in cui l’uso di petardi è particolarmente diffuso.

I due individui a bordo del veicolo sono stati denunciati per detenzione e traffico illegale di giochi d’artificio. La notizia del sequestro ha suscitato l’attenzione dell’opinione pubblica, sottolineando l’importanza del controllo e della sicurezza nella vendita e nell’uso di articoli pirotecnici, che, se non regolamentati, possono costituire un pericolo per la salute e l’incolumità delle persone.

L’operazione dei carabinieri rappresenta un chiaro segnale nella lotta contro il traffico illegale di fuochi d’artificio, un fenomeno in crescita nelle ultime annate e che richiede un monitoraggio costante. Con l’avvicinarsi delle festività, è fondamentale che le autorità competenti rimangano vigili nel garantire la sicurezza pubblica e nel prevenire incidenti legati all’uso improprio di questi materiali esplosivi.