Un segreto nascosto nel cuore della Sicilia | Aidone e il fascino di una storia che non lascia spiegazioni
Aidone, borgo siciliano, custodisce una Dea trafugata e riti antichi. Un viaggio tra archeologia e tradizioni uniche.

Un borgo sospeso nel tempo
Nel cuore della Sicilia, Aidone si erge come un gioiello incastonato tra le colline dell'entroterra ennese. Fondato dai Normanni nel XI secolo, il borgo è noto per la sua storia millenaria e per essere custode di tesori archeologici di inestimabile valore.
Morgantina: l'antica città risorta
A pochi chilometri dal centro abitato, si trova il sito archeologico di Morgantina, un'antica città siculo-greca risalente al XIII secolo a.C. Scoperta nel 1955, Morgantina offre ai visitatori un viaggio nel tempo attraverso le sue agorà, teatri e santuari.
Il Museo Archeologico di Aidone: scrigno di tesori
Ospitato in un ex convento dei Cappuccini, il Museo Archeologico di Aidone conserva reperti provenienti da Morgantina. Tra questi, spicca la statua della Dea di Morgantina, trafugata negli anni '70 e restituita all'Italia nel 2011 dopo un lungo contenzioso con il Getty Museum di Malibu.
Tradizioni vive: i Santoni e la festa di San Filippo
Aidone è anche custode di tradizioni uniche. Durante la Settimana Santa, sfilano per le vie del paese i "Santoni", statue giganti rappresentanti gli apostoli, portate a spalla dai fedeli. Il 1° maggio, invece, si celebra la festa di San Filippo Apostolo con una processione in cui la statua del santo viene portata in spalla, girata di spalle all'uscita della chiesa, secondo un'antica usanza.
Il dialetto galloitalico: una lingua da salvare
Aidone è uno dei pochi comuni siciliani in cui si parla ancora il dialetto galloitalico, introdotto dai coloni lombardi nel Medioevo. Questa lingua, ormai in via di estinzione, rappresenta un patrimonio culturale unico che merita di essere preservato.
Curiosità: il Castello di Pietratagliata
Tra le colline circostanti, si erge il Castello di Pietratagliata, una fortezza medievale avvolta nel mistero. Sebbene oggi in rovina, il castello offre una vista mozzafiato sulla vallata sottostante ed è legato a leggende locali che parlano di cavalieri e tesori nascosti.
