Dove la natura nasconde qualcosa di straordinario: il Parco-tesoro di Enna che non ti aspetti
Scopri il Parco della Ronza vicino a Enna: natura, sentieri, fauna, vivaio e le misteriose “Pietre incantate”.

Il Parco della Ronza: tesoro verde siciliano
Il Parco della Ronza, tra Enna e Piazza Armerina, è una delle più grandi aree attrezzate della Sicilia, a soli 12 km dall’uscita Mulinello dell’A19 Palermo‑Catania. Gestito dall’Azienda Foreste Demaniali, si estende nella Riserva Naturale Orientata Rossomanno‑Grottascura‑Bellia, coprendo boschi di eucalipti e pini donandoti un'esperienza naturalistica completa.
All'interno trovi un vivaio forestale, una biblioteca ambientale, oltre a sedili, panche, barbecue e fontane: un vero villaggio immerso nel verde per famiglie, escursionisti e amanti della natura. Le aree ludiche, un’ampia voliera e recinti con daini, istrici e l'inaspettata presenza delle esotiche lamas delle Ande rendono la tua giornata un’avventura tra biodiversità e relax.
Un parco che unisce natura, storia e mistero
Il percorso si snoda tra sentieri facili per trekking e bike, attraversando tavoli rusticati, giochi ottici, un laghetto naturale e un’esemplare biblioteca-giardino utile per grandi e bambini . Il rilancio dell’area è stato tanto efficace che il FAI lo ha inserito nei “Luoghi del Cuore” ottenendo circa 12.000 voti nel 2020, un segnale forte dell’amore dei siciliani per questa oasi
In passato, la ferrovia Dittaino–Piazza Armerina attraversava il parco, con la sua stazione proprio all’ingresso: oggi puoi immaginare le atmosfere di quegli anni mentre ti godi la quiete del bosco. Il vivaio continuato dalla foresta mantiene la biodiversità, con coltivazioni spontanee di piante autoctone: le fotografie sui social (Instagram & FB) lo mostrano fiorente e rigoglioso, uno spettacolo da condividere.
Curiosità: i "Pupi Ballerini" scolpiti dalla natura
All’interno del parco sono presenti le famose “Pietre incantate” (o “Pupi ballerini”), sculture naturali formate dall’erosione dell’arenaria nei pendii del bosco. Secondo la leggenda popolare, sono uomini pietrificati mentre danzavano nel Martedì Grasso. Alcune di queste sculture raggiungono i tre metri d’altezza, creando un suggestivo “cerchio magico” che unisce mito e natura in un’esperienza unica.