Non crederai a dove si trova, il bacino più alto della Sicilia e la sua storia incredibile

Scopri Lago Ancipa, il bacino artificiale più alto di Sicilia: trekking, storia, lago alpino con vista Etna e boschi millenari.

A cura di Paolo Privitera
14 agosto 2025 18:00
Non crederai a dove si trova, il bacino più alto della Sicilia e la sua storia incredibile - Foto: Renato Franceschin/Wikipedi
Foto: Renato Franceschin/Wikipedi
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Hai mai camminato su un lago che sorge a quasi 1 000 metri di altitudine, circondato da boschi secolari e un paesaggio montano mozzafiato? Bene, allora devi visitare il Lago Ancipa, il bacino artificiale più alto dell’Isola, situato tra Troina e Cerami, al confine tra le province di Enna e Messina.

Costruito tra il 1950 e il 1952 con la diga intitolata a San Teodoro, l’Ancipa ha innalzato le acque del torrente Troina, formando un invaso di circa 30 milioni di m³. Oggi funge da nodo vitale per l’approvvigionamento idrico di 13 comuni centrali e orientali e, grazie a un recente investimento, è stato rafforzato per garantire produzione idroelettrica (oltre 50 GWh) e sicurezza antisismica.

Un’oasi naturale da esplorare

Attorno al lago si snodano oltre 12 km di sentieri perfetti per trekking ed escursioni di ogni livello, come il percorso ad anello che passa per le spettacolari “Rocche di Cunnulio”. In pochi chilometri di cammino passerai da punti panoramici a quasi 1 028 m s.l.m., a boschi di roverelle, querce e faggi che poggiano su rocce quarzarenitiche millenarie.

La fauna del lago è sorprendente: avrai la possibilità di avvistare folaghe, germani reali, conigli selvatici, e magari qualche rapace che sorvola la superficie specchiante delle acque.. E se alzi lo sguardo, potresti anche vedere l’Etna che domina l’orizzonte, offrendo uno scenario suggestivo e incredibilmente fotografabile. Perfetto per chi viaggia in famiglia, in coppia o ama il “birdwatching” e il relax tra i profumi montani.

Curiosità

Nel 1950, durante la costruzione nel tunnel della diga, avvenne una tragica esplosione di grisù che causò 13 vittime, uomini che lavoravano per portare l’acqua all’altopiano. Oggi, un monumento in loco ricorda quei lavoratori, e ogni volta che contemplerai le acque calme, ricordati delle loro vite sacrificata: un legame umano con la natura e l’ingegneria, scolpito nella roccia.

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