Divieto di avvicinamento | La Polizia di Enna protegge le vittime di violenze di genere!

Piazza Armerina: Eseguito Divieto di Avvicinamento per Atti Persecutori

La scorsa settimana, gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Piazza Armerina hanno portato a termine una misura cautelare significativa, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari (G.I.P.) del Tribunale di Enna. Un uomo, gravemente indiziato di atti persecutori nei confronti di una donna, dovrà ora rispettare il divieto di avvicinamento ai luoghi da lei frequentati.

Le accuse nei confronti dell’indagato sono gravi: la vittima ha denunciato ripetute molestie telefoniche, insulti, minacce e persino aggressioni fisiche. La Polizia, intervenuta tempestivamente in seguito alle denunce formalizzate dalla donna, ha ricostruito puntualmente la dinamica dei fatti, garantendo un intervento deciso e immediato.

In aggiunta al divieto di avvicinamento, all’indagato è stato applicato un braccialetto elettronico per monitorare il suo comportamento e assicurare la sicurezza della vittima. Questo strumento si inserisce nel contesto di una più ampia strategia di prevenzione e protezione delle vittime di violenza di genere.

La Polizia di Stato ha ribadito il proprio impegno nel tutelare le vittime di violenze di genere, sottolineando l’importanza di garantire il rispetto delle disposizioni giudiziarie. Tuttavia, è fondamentale ricordare che il procedimento penale è ancora in fase di indagini preliminari e l’indagato non può essere considerato colpevole fino a una sentenza di condanna irrevocabile.

Questo episodio si inserisce in un contesto sociale più ampio, dove la lotta contro la violenza verso le donne continua a essere una priorità per le forze dell’ordine. La Polizia di Stato invita tutti a denunciare gli atti di violenza e a contribuire alla creazione di un ambiente più sicuro.