Il borgo ennese che custodisce un passato tra battaglie, santi e leggende
Agira, nel cuore di Enna, racconta miti antichi, il culto di San Filippo e curiosità storiche che affascinano ancora oggi.


Nel cuore della Sicilia, adagiato sulle colline dell’ennese, sorge Agira, un borgo che intreccia storia millenaria, tradizioni religiose e suggestioni leggendarie. Considerato tra i più antichi insediamenti della Sicilia centrale, Agira ha visto passare Greci, Romani, Bizantini, Arabi e Normanni, ognuno dei quali ha lasciato tracce indelebili. Passeggiare tra le sue strade significa compiere un viaggio che va dall’antichità al medioevo, fino a una devozione popolare che ancora oggi unisce l’intera comunità.
Una città antichissima tra Greci e Romani
Le origini di Agira si perdono nel mito: anticamente chiamata Agyrion, fu fondata, secondo lo storico Diodoro Siculo, dai Siculi e divenne presto una delle città più importanti della Sicilia interna. Con i Greci assunse un ruolo di primo piano, tanto da attrarre l’attenzione di Dionisio di Siracusa, che la conquistò nel IV secolo a.C. Successivamente fu dominata dai Romani, che ne fecero un centro strategico per il controllo dell’entroterra.
Ancora oggi i resti delle mura antiche, le necropoli e le strutture ellenistiche testimoniano la grandezza del passato, rendendo Agira un autentico scrigno archeologico poco conosciuto dal grande pubblico.
L’epoca medievale e il culto di San Filippo
Con l’arrivo dei Bizantini e degli Arabi, Agira conobbe un periodo di trasformazioni urbanistiche e culturali. Ma fu con i Normanni che il borgo si consolidò come centro strategico e spirituale. In questo periodo nacque il culto di San Filippo d’Agira, monaco di origine greca venerato come santo taumaturgo. La sua figura è centrale per la città: la Chiesa di San Filippo, più volte ricostruita, conserva le reliquie del santo e rappresenta uno dei luoghi più visitati dell’ennese.
Il borgo si arricchì di chiese, conventi e fortificazioni, tra cui spiccano i resti del Castello di Agira, che ancora oggi domina il paesaggio dall’alto del colle.
Agira oggi, tra fede e tradizioni popolari
Il fascino di Agira non si limita al passato. Ogni anno la città si anima grazie alle feste religiose dedicate a San Filippo, durante le quali i fedeli, in un’atmosfera intensa e suggestiva, portano in processione il simulacro del santo lungo le vie del centro. È una tradizione che unisce fede, folklore e identità, richiamando visitatori da tutta la Sicilia.
Inoltre, Agira è famosa per le sue specialità gastronomiche: dal torrone alla tradizionale “cassata di Agira”, dolce a base di mandorle e cacao, fino ai piatti tipici dell’entroterra siciliano, che confermano il legame indissolubile tra il borgo e le sue radici contadine.