Il borgo scavato nella roccia che ha sfidato re e imperi e custodisce un enigma antico
Scopri Sperlinga, il borgo rupestre dell’Ennese che resistette ai Vespri e custodisce un castello scavato nella roccia unico in Europa.
Nel cuore della Sicilia, tra le montagne dell’Ennese, esiste un borgo che sembra uscito da un racconto epico. Sperlinga, il paese delle case scavate nella pietra, è un luogo che ha saputo resistere a guerre, rivolte e secoli di storia. Arroccato su una gigantesca rupe di arenaria, custodisce un castello rupestre unico in Europa e un intreccio di vicoli e grotte che raccontano la capacità dell’uomo di fondersi con la natura per sopravvivere. Non è un semplice paese, ma un enigma inciso nella roccia.
Un castello che nessuno riuscì a espugnare
Il simbolo di Sperlinga è il suo imponente castello scavato nella roccia, le cui origini risalgono probabilmente ai Normanni, ma che conserva tracce ben più antiche di insediamenti preistorici. La fortezza domina dall’alto tutta la vallata e fu teatro di un episodio storico rimasto nella memoria: durante i Vespri Siciliani del 1282, quando tutta l’isola insorse contro gli Angioini, Sperlinga rimase fedele ai francesi. Una scritta ancora oggi leggibile su una pietra recita: “Quod Siculis placuit sola Sperlinga negavit” (“Ciò che piacque ai Siciliani, solo Sperlinga negò”).
Questo episodio rese il borgo una sorta di “città ribelle”, isolata dal resto della Sicilia, ma al tempo stesso capace di resistere all’assedio e di sopravvivere nei secoli come un baluardo invincibile.
Le case-grotta e il borgo rupestre
Non solo il castello: tutto il paese di Sperlinga è caratterizzato dalle abitazioni rupestri scavate nella roccia, usate fino al secolo scorso. Queste grotte, collegate da vicoli stretti e tortuosi, formano un paesaggio urbano che sembra rimasto immutato nel tempo. Ancora oggi è possibile visitarne alcune, arredate con strumenti della vita contadina, che raccontano la quotidianità semplice ma ingegnosa di chi abitava la pietra.
Passeggiando tra le vie del borgo, si percepisce una fusione perfetta tra ambiente naturale e insediamento umano, un legame che ha reso Sperlinga un luogo quasi sospeso, dove il passato continua a vivere nel presente.
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