Il varco nascosto di Enna che pochi conoscono e che pochi hanno visitato

Ad Enna, la Porta di Janniscuru nasconde secoli di storia e leggende: l’antico varco che protegge il cuore segreto della Sicilia.

09 dicembre 2025 15:00
Il varco nascosto di Enna che pochi conoscono e che pochi hanno visitato - Foto: Arangiofoto/Wikipedia
Foto: Arangiofoto/Wikipedia
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Nascosta tra le rocce e i vicoli antichi di Enna, c’è una porta che pochi notano ma che da secoli racconta la storia di una città sospesa tra cielo e pietra. È un varco che ha visto passare soldati, pellegrini, mercanti e misteri, e che ancora oggi conserva il fascino intatto delle sue origini medievali. La Porta di Janniscuru, uno dei punti più suggestivi dell’antica cinta muraria ennese, non è soltanto un monumento: è una testimonianza viva di come la Sicilia custodisca i segni del tempo nei suoi silenzi più profondi.

Un ingresso segreto alla città fortificata

La Porta di Janniscuru si trova nella parte bassa di Enna e rappresentava uno dei principali accessi alla città medievale. La sua posizione strategica, incastonata tra pareti rocciose, la rendeva perfetta per controllare i passaggi verso la valle sottostante. Da qui, anticamente, si diramava una delle vie più importanti che collegavano Enna con il resto dell’isola.
Costruita in pietra calcarea locale, la porta mostra ancora oggi l’arco a sesto acuto tipico dell’architettura medievale siciliana. Attorno ad essa, resti di mura e antichi percorsi testimoniano la presenza di una città fortificata, capace di resistere a invasioni e assedi per secoli. Da questo punto, lo sguardo si apre su un panorama mozzafiato che abbraccia la campagna ennese fino al Lago di Pergusa, regalando una visione che un tempo era riservata solo alle sentinelle.

Tra storia, pietra e leggenda

Nel corso dei secoli, la Porta di Janniscuru ha assunto anche un valore simbolico. Gli ennesi la considerano una soglia tra passato e presente, un luogo dove si mescolano realtà e memoria. Alcuni studiosi ritengono che il nome “Janniscuru” derivi da “Giovanni Scuro”, forse un’antica figura locale o un riferimento ad antichi toponimi arabi, segno delle molte stratificazioni culturali che hanno segnato la città.
Oggi, il sito è stato restaurato e valorizzato, diventando una delle tappe più affascinanti per chi esplora la Enna sotterranea e la sua cinta muraria. Passeggiare qui, tra le pietre scolpite dal tempo e i sentieri che si perdono nel verde, significa toccare con mano l’anima autentica della Sicilia interna, lontana dai clamori turistici ma piena di meraviglia.

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