Il viale che racconta Enna: dove la città si specchia tra storia e curiosità assurde

Chiunque sia stato almeno una volta a Enna sa che c’è un luogo dove la città sembra prendersi una pausa. È Viale Marconi, la strada che unisce passato e presente, panorami mozzafiato e abitudini di ogni giorno. Qui non si viene solo per passeggiare: si viene per respirare Enna, per ascoltare il rumore del vento che attraversa le ringhiere e per guardare la Sicilia dall’alto, come da un balcone sospeso sul cuore dell’isola.

Un viale che nasce con la città moderna

Viale Marconi fu aperto nei primi decenni del Novecento, quando Enna cominciò ad assumere la fisionomia che conosciamo oggi. È una delle arterie principali del capoluogo, ma anche una delle più amate dagli ennesi. Non ha l’austerità dei vicoli antichi del centro, ma conserva un’eleganza sobria, fatta di palazzi liberty, scalinate, balconi fioriti e bar dove la mattina profuma di caffè e cornetti appena sfornati.
Passeggiando lungo il viale, si incontrano negozi storici, il Palazzo di Giustizia, la Villa Farina e scorci che si aprono verso la vallata sottostante. Nelle giornate limpide si distinguono persino l’Etna e i monti Erei, che da qui sembrano così vicini da poterli toccare.

Il salotto buono degli ennesi

Per chi vive a Enna, Viale Marconi è più di una strada: è un punto di riferimento. È il luogo delle passeggiate della domenica, dei primi appuntamenti, delle chiacchiere davanti a un gelato e dei pomeriggi di festa quando la città si riempie di gente. Durante le celebrazioni religiose e civili, il viale si trasforma in un palcoscenico naturale, animato da bande musicali, luminarie e profumi di dolci tradizionali.
Anche gli studenti che frequentano la Kore, l’università di Enna, lo attraversano ogni giorno: è la via che collega la parte moderna della città con quella storica, il punto di passaggio tra la vita di ieri e quella di oggi.