Un viaggio nei tesori dimenticati: ecco il museo nell'ennese fatto di statue marmoree e reperti unici

Scopri il Museo Archeologico di Centuripe: statue romane, ceramica policroma, gemellaggio antico e storia millenaria.

A cura di Paolo Privitera
08 agosto 2025 15:00
Un viaggio nei tesori dimenticati: ecco il museo nell'ennese fatto di statue marmoree e reperti unici - Foto: Clemensfranz/Wikipedia
Foto: Clemensfranz/Wikipedia
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Nel cuore dell’entroterra ennese, il Museo Archeologico Regionale di Centuripe svela un universo antico fatto di statue marmoree, vasellame policromo e reperti unici. Situato a poca distanza dal Tempio degli Augustali e dalle antiche terme, ospita la collezione più importante della Sicilia interna in fatto di arte romana e ellenistica. Il museo, inaugurato nel 2000, raccoglie oltre 3.000 reperti provenienti dagli scavi a partire dal 1968, mettendo in luce il passato splendente della città distrutta nel Medioevo.

Tra le sue sale emergono capolavori come una testa marmorea di Adriano alta 4 metri (rinvenuta nel 1938), statue ellenistiche raffiguranti divinità e una splendida statua di Musa. Si ammirano inoltre splendidi vasi policromi e maschere teatrali in terracotta, che hanno valso a Centuripe il titolo di “Tanagra della Sicilia”. Il museo è organizzato su più livelli, con un piano intermedio dedicato alla storia locale e alle necropoli, e spazi espositivi con cimeli del periodo preromano e romano.

Curiosità: il gemellaggio più antico del mondo

Una delle perle più incredibili legate al museo è la lastra di pietra greca dorica rinvenuta in Contrada Crocefisso: un’iscrizione del II secolo a.C. che testimonia il “gemellaggio” (cognatio) fra Centuripe e Lanuvio, rinnovato ufficialmente nel 1974 e celebrato per il suo cinquantenario nel 2024.
Questo gesto d’amicizia tra comunità è considerato tra i più antichi della storia, e la stele originali è oggi esposta nel museo. Il ritrovamento ha riacceso l’orgoglio cittadino, riportando alla luce un legame ultramillenario tra le due comunità.

Perché visitarlo

Il museo, pur custodendo tesori millenari, rappresenta anche una storia moderna di rinascita: dopo decenni di aperture a singhiozzo, ora è pienamente fruibile grazie a rinnovati allestimenti e collaborazioni con importanti istituti culturali.

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